11 gennaio 2007

L'odio per il diverso

La piccola cittadina di Erba, su "quel ramo del lago di Como...", è diventato il set cinematografico dell'ultimo film, (magari), splatter targato italia.
Davanti il giardino, stazionano le troupe delle varie reti televisive.
L'odio si è concretizzato in una realtà che ci riesce difficile accettare.
Subito le indagini si sono rivolte contro l'extracomunitario, sebbene marito e padre di due delle vittime.
L'idea di un "mostro" che è venuto da lontano è molto, molto più rassicurante per tutti noi, soprattutto per tutti coloro che hanno sperato che le indagini proseguissero in tal senso, avvalorando così la filosofia leghista, (e non solo), così diffusa in quella zona d'Italia secondo cui l'extracomunitario è necessariamente un nemico. Di questa filosofia, basata sul pregiudizio, ne hanno fatto un alibi altri "mostri": ricordate Erika e Omar? all'inizio delle indagini si cercavano extracomunitari, indicati dagli stessi assassini. E invece anche in questo caso, i mostri sono di casa nostra. E' di questa mattina, infatti, la risoluzione del giallo della strage, (
http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/erba-2/erba-2/erba-2.html).
Non è stato il marito/padre tunisino, (l'extracomunitario), a commettere lo scempio, ma i vicini di casa, con una spranga e due coltelli. E perchè? perchè la coppia faceva molto rumore.
Esplicative le parole di Azouz che riporto per evitare di interpretarle secondo il mio sentire:
"L'ultimo sfogo è contro i carabinieri e il procuratore di Como: "Gli ho detto in faccia: tu non sai fare il tuo mestiere. Hai fatto credere che ero io l'assassino, quando bastava fare una telefonata per sapere che ero in Tunisia. Poi hai perso tempo con la pista degli extracomunitari. E io te l'avevo spiegato subito che o erano quei due oppure i calabresi a cui avevo fatto uno sgarbo in carcere. Già, ma per voi se sei extracomunitario sei colpevole. Gli italiani sono così, eppure è gente che è emigrata in tutto il mondo. Lo so che non siete tutti uguali. A Milano, magari è diverso. Ma qui, in Brianza, è dura, proprio dura"
Cari amici leghisti, meditate. Non fatevi mettere il paraocchi dai pregiudizi dilaganti, che addestrano all'odio del diverso.
I veri mostri, abitano anche qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da ex brianzolo non posso che concordare con il tuo post...

ManiFredde ha detto...

è di questa mattina un articolo su corriere.it a firma pierluigi battista, che attesta quanto le mie sensazioni abbiano radici nella realtà quotidiana.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/01_Gennaio/12/battista.shtml