31 gennaio 2007

Pacs, la Cei boccia l'appello di Napolitano

Una legge sulle coppie di fatto "è superflua". Questo il commento della CEI. Sarà per questo che l'Unione Europea è dal 1994 che per ben due volte ha chiesto ai paesi membri che ancora non l'hanno fatto, di legiferare in questo senso. La città del Vaticano, vorrei ricordarlo, non è Italia. Come si permettono dunque i vescovi di esprimere pareri circa la legislazione di un paese straniero? Ma soprattutto perchè il Parlmaneto Italiano permette che pareri del genere lo influenzino? Secoli di guerre di religione non hanno insegnato niente. All'estero già ci prendevano per il culo per la questione delle reti televisive della Fininvest, figurati adesso... E tutto per una questione di fede. Diritti sacrosanti per espletare la propria completezza personale nel corso di una vita, vengono rifiutati per una questione di fede, cioè per qualcosa che non può essere spiegato razionalmente. Siamo tutti impazziti. E' incredibile che il Parlamento italiano sia frenato nella sua attività di legiferare dall'opinione di uno stato straniero e sopra le righe come il Vaticano; se poi tutti i cattolici del mondo seguissero una linea di condotta ligia a tutti i dogmi cristiani, tutta questa storia avrebbe meno il sapore di presa per il culo. Ma non è così. E' inammissibile, ma nessuno sembra rendersene conto. Io ho votato per un governo che mi tutelasse, questo governo adesso ha il dovere di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale: non credo che il dialogo con la Chiesa, che certamente deve esserci possa essere confuso con il divieto per il Parlamento italiano di fare buone legge civili. Le autorità ecclesiastiche non hanno alcun diritto di proibire allo Stato di legiferare in tal senso.

4 commenti:

Nicola ha detto...

COUP D'ETAT!!!!! :)

ManiFredde ha detto...

RIVOLUZIONE!

Anonimo ha detto...

La colpa è di chi se li caga!
Gli imporporati parlano, amano giudicare anche chi non chiede nulla a loro, lo hanno sempre fatto e prima con modi ancor meno nobili.
Se nessuno si interessasse agli infiniti articoli che i giornali scrivono sul tema, non considerando pertinenete il loro giudizio (come è di fatto, dato il tema prettamente giuridico) il vaticano chiuderebbe il nuovo "ufficio stampa contro i pacs" e se ne farebbe una ragione...o per lo meno griderebbe al vento!
C'è da incazzarsi contro chi ha promesso quando servivano voti ed ora vuole mediare! Solo quello!

ManiFredde ha detto...

caro anonimo, sono d'accordo con te. troppa risonanza ai farfugliamenti di esseri umani non coinvolti nè fisicamente, nè moralmente con l'argomento discusso. troppa risonanza. sarebbe necessario evitare che le parole di un perfetto sconosciuto ai più, Monsignor Giuseppe Betori, (ma chi è costui), ricevano risposta dalle alte sfere del parlamento, ma soprattutto evitare che diventino argomento di riflessione. non c'è da riflettere, bisogna passare all'azione, mantenendo le promesse fatte a milioni di elettori. Possibile che non ci si renda conto che si sta discutendo di diritti civili sacrosanti, non riconosciuti in paesi arretrati? è come il burka in afghanistan, o l'infibulazione in somalia, o la lapidazione in qualsiasi altro paese considerato arretrato. e su questo non credo ci sia da discutere, o no?