15 dicembre 2006

Il paradiso degli EX

La questione "ex" è stata sempre, per me, una montagna da scalare con le mani nude: una fatica enorme!
La questione "ex", è una questione spinosa, spinosissima.
Più di una volta mi sono ritrovato in situazioni assurde, da film dell'orrore, in cui il/la tuo/a compagno/a, deve festeggiare il suo compleanno nella propria casa, (non so se è chiara la fattispecie che sto descrivendo...), e per una serie di strani giri, di amicizie in comune, di amicizie non in comune, ripicche, varie ed e eventuali, ti avvisa dicendoti: "c'è il rischio che venga anche il/la mio/a ex....".
E questa cosa viene detta come se fosse la cosa più normale e plausibile di questo mondo.
Beh, non è così. Non è affatto la cosa più normale di questo mondo.
Il rischio? L'unico richio che ho accettato di correre nella mia vita è stato quello di fare il bagno in una piscina in cui stava per tuffarsi Giuliano Ferrara.
Tu resti lì, basito.
Senza parole.
Tra l'allibito e l'annichilito.
Pensi che devi fare un salto al CIM più vicino, perchè sei l'unico a trovare senza senso una situazione del genere , (visto che nessuno lo ammette pubblicamente... non è di moda essere gelosi, è così infantile!).
Ed è forse proprio di fronte all'ineluttabilità di queste circostanze che pensi che forse da single stavi meglio, forse avevi meno paturnie e forse gestivi meglio la tua vita senza dover dare conto a nessuno delle tue manie ossessive compulsive etc etc. Forse stavi meglio quando decidevi tu, con chi, quando, dove...
E allora sono sempre più del parere che gli/le "ex" devono sparire, espatriare, preferibilmente cambiando continente, cioè andare a vivere in luoghi in cui 24 ore di volo aereo per raggiungerli/e non bastano.
Foglio di via per gli/le ex: tutti nel loro paradiso: lontano, (lontanissimo), da me.

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