12 dicembre 2006

Marie Antoinette

Non voglio sentire storie. Il film della Coppola è incredibile.
C'è chi ne parla come di un videoclip, chi dice che è un film inconsistente, chi dice che la colonna sonora è assolutamente fuori luogo.
De gustibus.
Le musiche mi hanno commosso, (e adesso sono in possesso dei 2cd): e il rock degli anni '80 ben si sposa con il taglio pop che Sofia ha voluto dare alla sua personalissima visione della regina francese ; i costumi sono di altissimo pregio, (grande Milena Canonero, Le relazioni pericolose, L'età dell'innocenza...); originale la scelta di evidenziare la dimensione "privata" della regina. Non va infatti dimenticato, che il film è la chiusura di una "virtuale" trilogia, (Il giardino delle vergini suicide, Lost in translation), in cui l'attenzione sull'universo femminile, pre e post adolescenziale, è puntata essenzialmente sugli aspetti più intimi della "storia" delle protagoniste, per le quali non si può certo parlare di approssimazione psicologica. Credo che da un punto di vista meramente estetico, il film rasenti la perfezione.
Tutta la mia stima per Sofia per aver deciso di non raccontarci, (per l'ennnesima volta), il capo di Marie Antoinette che rotola sul patibolo.


Cool Slideshows






2 commenti:

Nicola ha detto...

risentendo ieri la colonna sonora mi sono reso conto di quanto mi abbia emozionato questo film... e di quanto mi piaccia lo stile della Coppola...

ok, magari sarò stato pure fortunato visto il cinema in cui l'ho visto la prima volta (per un'idea http://www.electriccinema.co.uk/) però ho trovato questo film pazzesco!

e poi vogliamo parlare delle All Star lilla? :)

cià!

ManiFredde ha detto...

vabbè se ci mettiamo pure a discutere dell'electric non la finiamo più...
colonna sonora emozionantissima.