17 gennaio 2007

Difetti di famiglia...

Leggevo, come tutte le mattine, il giornale on-line, quando la mia attenzione è stata attirata da una fotina in alto a destra della pagina web: si proprio lui, lo scrittore cult Ian McEwan. Un suo libro, "L'amore fatale", è stato uno fra i primi libri a tematica "omosessuale", (anche se non si può parlare proprio di omosessualità quanto piuttosto di una sorta di ossessione), che io abbia mai letto. E devo dire che rimasi molto, molto colpito dal modo di scrivere di questo autore. Ebbene, McEwan, sta vivendo in questi giorni una piccola tragedia familiare. Ha da poco scoperto di avere un fratello maggiore che fa il muratore e che vive a pochi chilometri di distanza da lui.
La storia è assurda, di quelle che per forza deve diventare un Best Seller: la mamma di Ian, Rose, mentre il marito era in guerra, ha una relazione clandestina con David McEwan, relazione dalla quale nascerà, appunto, David, dato in adozione, (dopo un solo mese dalla nascita), ai coniugi Sharp.
Il marito di Rose, però, non farà mai ritorno dalla guerra, e un anno dopo Rose sposerà David McEwan.
Rose morirà nel 2003, non rivelando mai al suo secondogenito, Ian, di avere un fratello maggiore, (si noti bene, stesso padre e stessa madre!!!!), e David, si darà da fare per cercare i suoi genitori biologici, solo dopo la motre dei genitori adottivi, i buoni coniugi Sharp.
I due fratelli si sono ritrovati, senza sgomento di David, che si è ritrovato fratello a uno dei più famosi scrittori dei nostri tempi.
Viene da chiedersi però: ma perchè mai Rose e David McEwan una volta sposati non sono andati a riprendersi il figlio? Ma soprattutto, perchè hanno tenuto la nascita del primogenito David segreta al fratello Ian?
E' un argomento che mi tocca proprio da vicino, in considerazione del fatto che ho scoperto di avere un fratello e una sorella solo pochi anni fa, ma ancora non li ho conosciuti!!!!
Beh, congratulazioni ai sostenitori della famiglia tradizionale, in fondo è la famiglia tradizionale che assicura prosperità e tranquillità alla propria prole, no?

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